Bevi che ribevi una sera d’estate sbuca sul tavolo una bottiglia nuova.
“Questa volta vi do da bere qualcosa io, una birra della mia terra. Dai mettila in fresco che ce la facciamo per ultima”
“Si per ultima, va a finire che ce la dimentichiamo”, non ce la siamo dimenticata…
Di che birrificio era? Il BioNoc’ ovvero Fabio e Nicola.
Ho letto dal loro sito (http://www.birrificiobionoc.com/ ) che “Il progetto prende vita nel 2012 dalla sfida di due amici, uniti nello scopo di diffondere la cultura della birra attraverso la produzione di diversi stili storici, ma la vera passione per questo prodotto nasce già dal 2006 quando con qualche pentola, dentro il garage di casa di Nicola si comincia a sperimentare e a scoprire il mondo della birra.
Da qui la continua ricerca nella perfezione delle birre: partendo da un’attenta selezione delle materie prime e una grande cura nella lavorazione, per poi finire nel bicchiere con un prodotto genuino al 100%!
Tutte le birre sono prodotte senza aggiunta di additivi, non sono pastorizzate ne filtrate, per non rovinarne le preziose proprietà organolettiche.
Tutta la fase produttiva è particolarmente sensibile alla salvaguardia dell’ambiente che ci circonda: il birrificio BioNoc’ è uno dei pochi birrifici in Trentino ad essere alimentato solo ed esclusivamente da energia proveniente da fonti rinnovabili, sorge ai piedi delle Pale di San Martino, nel piccolo borgo di Mezzano di Primiero.
Il birrificio è aperto per chi volesse visitarlo e i Fondamentalisti della Birra rimangono sempre a vostra disposizione, uniti per un unico scopo… diffondere la cultura birraia.”
Il Progetto Bio Lupo
“L’idea di poter coltivare luppolo di qualità in Trentino nasce nel 2014, nulla di strano se si pensa che fino a metà Novecento questo tipo di produzione nella nostra regione era cosa comune.
Presi i primi contatti con due agricoltori, Nicola Gozzer e Massimo Scalet, abbiamo iniziato a studiare e a girare per la Baviera raccogliendo idee e imparando le tecniche di coltura. Il progetto prende forma e ,nel 2015, vengono messi a dimora due luppoleti, uno in Primiero e l’altro in Valsugana. Il primo raccolto è ovviamente scarso ma, con il raccolto del 2016, si riesce a produrre circa il 90% del fabbisogno di luppolo del birrificio.”
Ma vediamo nel dettaglio chi sono i “contadini” del BioNoc’ persone abili nel loro lavoro che da anni hanno cominciato a confrontarsi con loro per riuscire a produrre quelle splendide materie prime trentine che sono alla base di molti loro progetti, primo fra tutti la Bio Lupo.
Nicola Gozzer
Insieme a Debora Voltolini, sua moglie, e alla numerosa famiglia, gestisce l’azienda agricola di Marter in Valsugana. Grazie al suo entusiamo e ai suoi luppoli produciamo la Bio Lupo Valsugana.
Massimo Scalet
Primierotto, è titolare dell’azienda agricola Dalaip dei Pape dove gestisce uno splendido agriturismo insieme alla moglie. Con i suoi luppoli produciamo la Bio Lupo Primiero.
Umberto Sinigaglia
Vicentino giramondo, vive sui Colli Berici. È titolare dell’azienda agricola Stonebreaker Farm & Brew. Insieme alla sua passione stiamo portando avanti il progetto di Birre della Terra, brassate con cereali particolari come la segale e il farro.
Ma quello che mi incuriosisce di più è… il progetto Asso di Coppe
“Da sempre innamorati delle birre acide, subito in birrificio sono cominciati i primi esperimenti che hanno portato alla nascita di due birre barricate in stile sour ale: la Single Bot e la Lipaporca. Confortati dal successo che queste birre hanno incontrato, il progetto ha trovato il suo naturale sviluppo con l’arrivo di Nicola Coppe, homebrewer, appassionato di batteri e fermentazioni “atipiche”.
Dentro una vecchia boutique da parrucchiere, in un edificio storico nel centro di Pieve, abbiamo allestito un locale adibito esclusivamente all’affinamento di birre acide in barrique. Alberto Cosner si affianca a Nicola, saranno loro due a seguire questo angolo di mondo decisamente d’altri tempi.
I prossimi passi? Proseguire la strada tracciata dalle birre fin qui prodotte, aggiungere nuove idee e portare l’eccellenza e la costanza in prodotti che nascono dalla magica interazione tra aria, legno e birra.”
Spero un giorno di entrare nella loro Boutique che “è il luogo in cui vengono custodite le oltre cinquanta barrique utilizzate per la produzione di Asso di Coppe. Il locale è un piccolo gioiello incastonato all’interno del centro storico di Pieve, di fronte alla più antica chiesa della valle.
Entrare nella Boutique è come fare un piccolo salto indietro nel tempo. se opportunamente guidati, si può entrare nel mondo brassicolo dei secoli passati, in cui gusti, sapori, odori della birra erano attributi ben diversi da quelli dei giorni d’oggi.”