Scuoti la scimmia… Monkey Beer del birrificio Altotevere

Quasi tutti i birrai nascono iniziando a produrre birra in casa da homebrewer e quelli più abili poi fanno il grande passo trasformando la loro passione in professione. Parlo di Luca Tassinati. Ma partiamo dall’inizio… Dalle pentole di casa ha trasferito inizialmente  le sue ricette, col nome Monkey Beer, su impianti professionali come beerfirm, cioè produrre la propria birra presso impianti altrui. Nessuna sede, solo un piccolo punto vendita a Migliarino nel ferrarese. Luca si arma di tanta buona volontà, voglia di far conoscere il proprio lavoro e inizia a partecipare a tutte le fiere, una dopo l’altra. La sua fatica viene ripagata e le sue birre piacciono.
Le sue prime “creature” sono la Goldie (una Belgian Strong Ale, sentori speziati e floreali, sapori fruttati di arancia e pesca, amaro non invadente e un buon corpo, 7,1%), la Random (una Single Hop di un unico luppolo che può variare a seconda della disponibilità, con malti tedeschi, rinfrescante, 5,6% ), la Freezo (American Ipa, profumi e sapori tropicali, amaro equilibrato, 5,2%) e la Noir (Black Ipa ispirata alle Stout, sentori di caffè e cacao, resinosa, 5,6%).
Il sogno di ogni birraio? Avere un birrificio, un impianto proprio, dedicare anima e corpo solo alle proprie birre, migliorarle, sperimentare nuovi stili, crescere…

A me piace credere nelle favole.
Una potrebbe essere…
“C’era una volta un signore, che in viaggio per San Giustino si perse tra le nebbie del ferrarese. Affamato, ma sopratutto assetato, bussò a una porta lungo la via. Gli aprì un ragazzo gentile e minuto che gli diede ospitalità e tra un cappellaccio e una salama da sugo gli fece assaggiare la sua birra. Conquistato dalla bontà della bevanda chiese al ragazzo di unirsi al viaggio e saggiamente gli offrì nuova casa e birrificio, l’Altotevere, per aver sempre al proprio tavolo quel nettare e farlo conoscere anche al mondo intero”.
Ora torniamo nel mondo reale… Se siete sull’E45, stanchi di buche e deviazioni, fate una fermata al Birrificio Altotevere (a San Giustino appunto, piccolo paese vicino a Perugia), e bevete le birre della linea Monkey di quel ragazzo minuto perché ne vale la pena.
Ho sempre ammirato l’umiltà e la bravura di Luca e ho anche avuto la fortuna di essere stato all’inaugurazione del birrificio e del suo brewpub, un importante nuovo inizio.
Credo che si stia già ritagliando un bello spazio nel mondo della birra.
Cosa me lo fa pensare?
Dalle mie parti ci sono quattro pub importanti.
Tutti offrono una buona varietà e qualità di birre e cibo, ma, senza far torto agli altri che adoro, solo uno l’ho soprannominato “Il tempio del bere”.
Il suo Publican è indipendente e un attento selezionatore.
Ebbene già due volte sono magicamente apparse nella sua Tap List la Freezo, la Random e, ultima creazione, la KPils.
Tutto ciò avrà un significato, sopratutto se sulla lavagna si divide il posto con Tre Fontane, Rodenbach, Dieu du Ciel, Stone, Carrobiolo, BFM, De Glazen Toren, De La Senne…

http://www.birrificioaltotevere.com/

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