Le birre della giornata

Quali sono i momenti del giorno nei quali beviamo la birra?
Pensiamo bene alla nostra giornata… dopo la sveglia e gli innumerevoli “ancora un minutino” ci alziamo dal letto sempre in ritardo, pronti e via! BDD, bagno-doccia-denti, non obbligatoriamente in quest’ordine, a volte tutti contemporaneamente, dopo tocca al resto della famiglia. Ci infiliamo vestiti a caso, calzini spaiati, corriamo in cucina, apriamo il frigorifero, a portata di mano c’è una double IPA di Stone, ma a quest’ora optiamo per la bottiglia del latte o un succo di frutta e facciamo COLAZIONE.
Saliamo in macchina e via… il tempo è poco!
C’è chi lancia i figli dal finestrino direttamente nel cortile della scuola per non far tardi in ufficio e chi invece con eleganza manda a cagare l’immancabile vecchietta sulle strisce pedonali con le borse della spesa stracolme. In quel momento ti chiedi “Ma perché nonnina vai a fare la spesa alle 7 di mattina?” e se lo chiede anche il vigile urbano che la deve aiutare ad attraversare sapendo che anche lui sarà protagonista delle tue preghiere.
“Finalmente” al lavoro, si inizia…
Tre ore passano in fretta e arriva la PAUSA, ma è d’obbligo e di rito il caffè e nient’altro!
Arriviamo al PRANZO!
Questa volta la birretta non ce la toglie nessuno anche se sul tavolo abbiamo un piatto di riso in bianco… avanzo del giorno prima.
Un giallo oro e una bella schiuma bianca persistente ti fanno staccare la spina per 15 lunghissimi minuti.
E’ pomeriggio. Si ricomincia… ancora lavoro, bambini, scuola di tiro con l’arco o tamburello, supermercato, commissioni, traffico, autobus, meccanico, banca, idraulico, pulizie, bollette da pagare… APERITIVO!
Iniziano questa volta 20 lunghissimi minuti di leggera carbonazione, sentori erbacei o agrumati e vuoto mentale prima di andare a CENA!
A casa scaldi un “ricco” piatto di verdure cotte al vapore accompagnate da una fetta di petto di pollo alla piastra, ma questa volta dal frigorifero afferri l’IPA di Stone vista la mattina.
25 lunghissimi minuti di goduria infinita, equilibrata, un’ottima luppolatura che nemmeno ti fa accorgere che dalla TV ti “informano” dell’aumento dell’occupazione in Islanda, della caduta di un governo (intanto se ne fa un altro), di Lapo che da New York dichiara di candidarsi come prossimo sindaco di Roma, di Berlusconi che ritorna in campo e non al Meazza, una sfortuna per gli italiani, non so per i milanisti.
Calcetto, palestra, pilates, piscina, Masha l’Orso, la favola della buonanotte, ma PRIMA DI DORMIRE… “5” lunghissimi minuti di frutto della passione, astringente, brettata e una compagna felice.
Fine della giornata!!!
… però manca qualcosa…
Mi torna in mente mia nonna che a un certo punto della giornata mi diceva di tornare in casa, io ogni volta fingevo di non sentirla per continuare a giocare, perché era ora di fare… MERENDA!
Al giorno d’oggi, non so voi, di tempo per farla non ne ho molto, ma per una BIRRA A MERENDA forse lo potrei trovare.
Ad esempio, con un dolce al cioccolato, non ci sarebbe niente di meglio di una birra di malto dolce, con un retrogusto di ciliegia oppure una Porter, con i suoi sentori tostati.
Una torta a base di frutta? Una birra leggera, dal sapore fruttato, agrumato, rinfrescante, leggermente speziata.
Certo che con dei biscotti con le mandorle o una fetta di marzapane un goccio di stout con retrogusto di cacao o liquerizia ci sta tutto, ma attenzione a non esagerare.
Alè! Ora si che la giornata si può dire completa.

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