“Gluten Free” e Birra vanno a braccetto

“Con cosa si produce la birra?
CEREALI, acqua, luppolo e lievito.
I cereali più usati sono frumento, segale, orzo, avena, farro, sorgo…”
Una semplice nozione per chi ama, beve birra, un veleno per chi è allergico al glutine, ma non creiamo allarmismi.
Partiamo dando un significato alla parola “celiachia”.
La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine. Il glutine è il fattore scatenante della malattia celiaca. È la componente proteica che si trova nel frumento (quello che comunemente è chiamato “grano”) ed in altri cereali, ad esempio farro, orzo, segale, avena, kamut (grano egiziano), spelta, triticale, bulgur (grano cotto), malto, greunkern (grano greco) e seitan (alimento ricavato dal glutine).
Eliminare il glutine dalla propria dieta permette al celiaco di condurre una vita serena ed in salute. La dieta priva di glutine è infatti l’unica terapia possibile. È questa l’unica cura della celiachia.
Facciamo un passo indietro. La celiachia è una patologia autoimmune ed è anche chiamata morbo celiaco, enteropatia immuno-mediata, sprue celiaca o enteropatia glutine-sensibile. “Enteropatia” significa malattia dell’intestino. È infatti l’intestino del celiaco che non riesce ad assimilare il glutine, che quindi viene considerato un agente tossico.
Il glutine in realtà non è presente nel chicco del cereale o nella farina, ma si forma solo in seguito all’aggiunta di acqua e alla formazione dell’impasto.
Cosa succede ingerendo glutine?
Nel celiaco ingerire glutine attiva in maniera anomala il sistema immunitario che risponde rifiutando il glutine e danneggiando quindi l’intestino.
Le pareti dell’intestino (ossia la mucosa) sono formate da miliardi di villi, piccole strutture sottili e allungate che formano tra di loro delle anse. Questa particolare conformazione permette l’assorbimento delle sostanze nutritive.
Nei celiaci la reazione della mucosa intestinale appiattisce queste anse e causa quindi malassorbimento.

Ora che ne sappiamo un po’ di più ho ricercato e rispolvero un articolo/resoconto di un esperimento sulla sua persona quindi soggettivo di Alfonso Del Forno

(http://www.corsodegustazionebirra.it/team/alfonso-del-forno ) del 2015 dal titolo “Ho bevuto glutine”:
Quell’articolo affascinante inizia così:

“Un degustatore di birra (celiaco) ha bevuto birra con glutine per 35 giorni in giro per l’Italia per conoscere gli effetti di queste birre sul suo organismo. Il tutto è avvenuto sotto il monitoraggio dell’U.O.C. di Gastroenterologia Universitaria di Salerno. Quel celiaco sono io…”
prosegui la lettura: http://nonsologlutine.it/ho-bevuto-glutine/

L’argomento sarebbe vastissimo da trattare quindi mi fermo per ora, ma prima una breve lista di birre e birrifici produttori di birre senza glutine testate da veri intenditori:
Il Birrificio del Forte con la Gassa d’Amante,
La Riverside di Hammer
la American Magut del Birrificio Lambrate
La Wave Runner di Hammer
La Blonde di Birrificio dell’Aspide
La Original Gluten Free di Die Weisse
La Mikropolis di To Øl
La Vagabond Pale Ale di BrewDog
La G-Free di St. Peter’s
La Triple di Caulier
La Dark Ale di Green’s
La Triple di Brunehaut
La Reaparationbajer di To Øl
Le Mikkeller Peter, Pale and Mary e la I Wish Ipa

http://nonsologlutine.it/birra-senza-glutine-inchiesta-per-verificare-la-quantita-di-glutine-nelle-birre-artigianali-italiane/

http://nonsologlutine.it

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