Il cammino di Mikkeller è costellato di infiniti (e sempre interessantissimi) esperimenti, per mezzo dei quali hanno visto la luce birre quasi “uniche”, incarnazione di quella voglia di sfidare che è la radice della filosofia produttiva di Mikkel. Dalle birre brassate con una singola quantità di luppolo (le Single Hop) a quelle per le quali vengono usati i lieviti Brettanomiceti, dalle impressionanti Imperial Stout, alla splendida birra natalizia Santa’s Little Helper, la cui ricetta ogni anno viene diversificata a partire dal 2006. Mikkeller si distingue anche per le ricorrenti partnership internazionali che ogni volta vedono coinvolti alcuni fra i birrifici più innovativi e sicuramente affini per quanto concerne la filosofia produttiva. Mikkeller ha co-prodotto con le americane Stone e Alesmith producendo la Stone Belgian Style Tripel Ale, ha fatto la Tyttebær (ed altre sette birre)in collaborazione con la norvegeseNøgne Ø, la Stateside e la Divine Rebel con la Brewdog e la particolarissima Seven Russian Imperial Stout in collaborazione con altri 6 microbirrifici danesi, una birra da 12°, 17 diversi tipi di malti e 5 diversi luppoli. La fantasia è quindi potere!
Le Single Hop Mikkeller sono prodotti che permettono di assaporare al massimo le caratteristiche del luppolo impiegato.
Tutte le birre sono IPA prodotte con la stessa ricetta e l’unica diversità è il singolo luppolo impiegato di volta in volta. Anche la gradazione alcolica è la stessa, in modo da poter concentrare la degustazione sulle diverse note che ogni luppolo riesce a trasmettere. In questo caso il luppolo della Nuova Zelanda “Nelson Sauvin”.
Birra dal colore dorato molto carico, leggermente velato, con una bella schiuma densa e fine. Naso prorompente che offre dapprima il sentore esotico della frutta tropicale, fruttato elegante e zuccheroso di un vino raffinato e, per finire, un intenso floreale con nota finale amara e ripulente. Il fruttato invade anche il palato, accompagnato anche da note di caramello e malto biscottato. Lungo retrogusto asciutto ed amaro.
Siamo di fronte ad una serie di Single Hop che possono fare scuola: tutte le birre sono prodotte, infatti, con la stessa ricetta e l’unica diversità è il singolo luppolo impiegato di volta in volta. Anche la gradazione alcolica è la stessa, in modo da poter concentrare la degustazione sulle diverse note che ogni luppolo riesce a trasmettere. In questo caso il luppolo della Nuova Zelanda “Nelson Sauvin”.
ABV 6,9%