L’Arrogant Sour Festival è diventato uno dei palcoscenici più importanti per le birre acide, un’appuntamento imperdibile.
Un mese prima scatta il conto alla rovescia e quando si avvicina la data d’inizio hai un solo imperativo “vietato ammalarsi”!
Finalmente arriva la vigilia dell’evento e vai a letto presto con il terrore di non alzarti.
Punti tre sveglie che suoneranno insieme buttando giú dal letto anche tutti i vicini di casa.
Il giorno fatidico sei così eccitato che hai le farfalle nello stomaco come un innamorato.
La mattina prima di uscire non fai nemmeno colazione; corri subito in stazione pregando Santa Ferrovia che il treno sia in orario.
Prossima fermata Reggio Emilia.
Finalmente arrivi davanti al portone del Chiostro della Ghiara, tiri un sospiro di sollievo e la prima cosa che pensi è “sono pronto, ce l’ho fatta, che i giochi abbiano inizio!”.
Paghi l’ingresso e il kit da degustazione.
Ora hai tutte le armi!
Alzi gli occhi e ti si para davanti un lungo bancone di circa 40 metri con 70 spine dalle quali, a rotazione, sgorgheranno tra le migliori sour del mondo.
La commozione è tanta.
Prima di iniziare a farti riempire il bicchiere dai uno sguardo in giro e “fai un pó di fondo”.
Hamburger in mano ti siedi a un tavolo, finalmente inizi a rilassarti…
La giornata va alla grande.
A un tratto però l’inimmaginabile!
Sei pronto per qualsiasi imprevisto, dall’invasione degli alieni all’impatto improvviso di un meteorite…
Accade che una vespa bastarda si infila sotto la maglietta e inizia a fare una passeggiata sulla schiena.
Purtroppo non le basta.
Prepara il pungiglione e lo affonda per tre volte.
“Aaaaaaaaaaaah!!!”
Proprio “arroganti” questi insetti. Sono momenti durante i quali ti chiedi “ma a che cazzo servono le vespe?”
Serve un intervento immediato.
Chiedi un aiuto e ti portano subito una borsa col ghiaccio che ti allevia il dolore.
“servirebbero degli impacchi d’argilla” fa uno… “no, delle spugnature con la pipì” dice un’altro.
Dalla cucina esce una signora con in mano una mezza cipolla.
La striscia sulle punture ed ecco il miracolo!
Sicuramente una soluzione meno estrema delle altre.
Puzza un po’, ma il classico rimedio della nonna funziona sempre e in poco tempo passa anche il gonfiore.
Un bel bicchiere di birra fa il resto.
E’ un festival all’insegna dei sapori forti.
A quel bicchiere ne seguiranno tanti altri perchè serve una terapia d’urto per guarire dai traumi.
Le ore scorrono in fretta all’Arrogant ed è sempre bello trascorrerle con gli amici che amano le birre acide.
Ora tutto è perfetto anche grazie alla gentilezza e la professionalità di chi vi lavora.
Un vero spettacolo ammirare la dinamicità di Alessandro, il sorriso perenne di Dorothea, il carisma di Paolo e Teo, gli instancabili Lorenzo e Michele, le goliardiche magliette del Cioffi, un uomo impossibile da abbracciare, puoi solo circunnavigarlo.
Quest’anno è un festival sour a 360 gradi, sia per le birre che per le emozioni.
Vorresti che non finisse mai, ma come tutte le belle cose…
Ciao e grazie “signora della cipolla”, ci rivediamo il prossimo anno.
