Giovanni Campari, padre del Birrificio del Ducato, l’uomo che ha conquistato Londra con le sue birre, dalla musica ha tratto ispirazione:
“Considero il mio lavoro, quello cioè di creare birre, niente altro che una forma espressiva come tante (fare vino, musica, poesia, ecc.). Come dico sempre, quando dopo tante prove, ricerca e lungo lavoro riesco ad ottenere una birra che mi trasmette delle emozioni, mi sento realizzato. Se poi queste emozioni, così come le percepisco io, le ritrovo nelle altre persone allora la mia soddisfazione è compiuta. La musica ha significato e significa molto per me, molto spesso nella musica trovo raccontate le cose della vita, non solo quelle della vita reale ma soprattutto quelle dell’immaginario e dell’esperienza interiore. Per me è questo il legame tra la musica e le mie birre, per altri forse sarà diverso”
– New Morning e Winterlude. Due birre che prendono il nome da canzoni dello stesso album di Bob Dylan, New Morning del 1970 –
La musica di Bob Dylan mi sta particolarmente a cuore, forse semplicemente perché mi ha accompagnato negli anni di costruzione del birrificio e mi accompagna ancora oggi. Mi sono avvicinato a Dylan grazie a mio zio e direi relativamente tardi, comunque forse è giusto così perché magari se lo avessi approcciato in un altro periodo della mia vita non lo avrei interiorizzato come ora.
“New Morning, l’idea di chiamare la birra come la canzone risale al mio periodo di formazione al Birrificio Italiano nella primavera del 2006. A quel tempo ero molto felice e pieno di speranza perché sentivo che stavo per realizzare il sogno che covavo da tanto tempo, ogni mattina al mio risveglio ripetevo a me stesso “questo è un nuovo giorno!” e contemporaneamente avvertivo l’arrivo della primavera. Fu per questo che decisi di dedicare una birra alla primavera, ma anche al tema della rinascita e della vita nuova. La canzone mi ha molto ispirato. Anche Winterlude (che è nello stesso album) mi è sembrata molto appropriata Qui le suggestioni sono diverse e seppure la canzone non sia una delle mie preferite, si presta bene a rendere l’idea della pausa invernale, che poi è anche l’attesa per qualcosa che arriverà (la primavera, forse, infatti nell’etichetta la corona di fiori di ciliegio richiama proprio questo)
Ho deciso di chiamare la mia stout/porter (visto chè è un po’ un compromesso, una birra dallo stile non perfettamente definito anche se direi che assomiglia decisamente di più ad una oatmeal stout) Sally Brown perché nella scena scooterista e northern soul di Parma spesso si beveva soprattutto stout ai raduni soul e anni prima anche ai concerti Oi!, per anni ho ascoltato musica punk-oi! e frequentato la scena skinhead (redskin e sharp, ovviamente niente a che vedere con i nazi!!). Sally Brown è una canzone ska-original giamaicana, quindi una delle radici del movimento skinhead del ’69, ho deciso di chiamare la birra col nome della canzone di Laurel Aitken perché è molto evocativa di quella scena musicale e della sottocultura working class a cui appartiene.”
(Giovanni Campari, Mastro Birraio del Birrificio del Ducato)
Vorrei segnalare un vecchio blog https://foolonthebeer.wordpress.com/, dal quale ho tratto questo stralcio di intervista a Giovanni Campari, sorto nel 2010 e purtroppo arenatosi nel 2011 che aveva questa idea… “Birra e Musica. Due passioni che, in modo diverso, sanno fare emozionare e non smettono mai di farsi scoprire in mille sfaccettature e dettagli. Perche’ allora non tentare di associare l’esperienza di una degustazione alle sensazioni date dall’ascolto di un disco?”
Segnalerei anche il libro di Luca Modica “A suon di pinte”, il gioco degli abbinamenti tra musica e birre.
Birra New Morning:
Ispirata alle Saison belghe, si presenta con un colore arancio pallido velato, ampio cappello di schiuma bianca, cremosa e mediamente persistente. E’ una birra dedicata alla primavera con un sontuoso e complesso bouquet olfattivo di spezie (pepe verde, coriandolo e zenzero), agrumi (limone e buccia d’arancia), cereali e forti sentori floreali (camomilla). Gusto piacevolmente “pungente” ed amarognolo, con malto in evidenzia. Finale secco, luppolato caratterizzato da una secchezza dissetante ed un amaro abbastanza pronunciato.
Birra Winterlude:
Rifermentata in bottiglia, la Winterlude si presenta nel bicchiere di colore dorato intenso, quasi aranciato. Al naso gli aromi sono dolci di frutta sciroppata (ananas, pesca ed albicocca), zucchero candito, crosta di pane ed una tipica sfumatura di erba cipollina conferita dal luppolo belga Poperinge. Forte e strutturata, al palato la bevuta è calda e dolce.
Birra Sally Brown
Questa birra, che si inserisce come tipologia a cavallo tra le Oatmeal Stout e le Porter inglesi, si presenta con un color ebano scuro e con una schiuma beige fine, abbastanza persistente. E’ sostanzialmente impostata sugli aromi e sapori forniti dai ben 11 malti presenti. Le tostature che ricordano il caffè d’orzo, le fave di cacao sono accompagnate da sentori e sapori caramellati, di frutta secca, spezie e di vaniglia. Il corpo vellutato si deve all’uso copioso di fiocchi d’avena, mentre un tocco di affumicato rende il tutto più accattivante. Piacevole retrogusto finemente amaro.